Lago di Carezza, l’arcobaleno delle Dolomiti.

Il Trentino Alto Adige regala sempre emozioni

Un itinerario tra passi montani, splendide vallate fino al meraviglioso Lago di Carezza. E poi si prende il tragitto tra passi, vallate, ecc. Un’altra idea per rilassarvi tra le curve di questa meravigliosa regione che non smette mai di regalarci stupendi paesaggi ed emozionanti avventure. Un percorso di 370 km e… 100.000 curve! Pronti a partire?

File .kml visualizza mappa allargata e clicca sui 3 puntini a dx del titolo.

IND. STRAD. var.1 – 350km / 6h40m (GooMaps)

IND. STRAD. var.2 – 370km / 7h15m (GooMaps)


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Si parte per il Lago di Carezza

Ritrovo all’ uscita Affi dell’Autostrada A22 Del Brennero. Comodo punto di partenza (ed arrivo) per chi arriva da ogni parte d’Italia. Si percorre la famosa SS 12 della Val d’Adige in direzione Trento, strada ampia che costeggia il fiume Adige tra uliveti, meleti e vigneti.

Arrivati alla tangenziale di Trento, tenete le indicazioni per Bolzano e uscite a Lavis. Non potete sbagliare. In Trentino le indicazioni stradali sono precise e puntuali. Ora prendete per la Val Cembra – SS 612. Una goduria. Strada ampia. Curvoni. Buona visibilità. Paesaggio stupendo. Ve ne innamorerete come noi.

Passo Lavazè (m. 1.808 slm)

Si arriva a Molina e si sale a Castello di Fiemme e poi a Cavalese, dove a sinistra (prima di entrare in paese) troverete le indicazioni per Passo Lavazè – SS 620. Bella salita di 10 km, strada abbastanza ampia e buona visuale. Purtroppo ancora oggi (estate 2019) troverete i segni della tempesta di ottobre 2018.  Le raffiche di vento a oltre 120 km/h hanno abbattuto diverse aree di boschi. Distruzione che vedrete anche in altri punti lungo questo itinerario. La forza della Natura è devastante. 

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Scendiamo in direzione Bolzano tramite la SS 620 o la variante per Oberegen. A Ponte Nova svoltiamo a destra in direzione Lago di Carezza / Passo Costalunga – SS 241. Siete nella bellissima Val d’Ega. Attenzione a quello che vi apparirà fra circa 5 km sulla destra… 

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Lago di Carezza (m. 1.519 slm)

Il Lago di Carezza è famoso per i meravigliosi colori delle sue acque gelide (13° C max temperatura in agosto) dove si specchiano i gruppi montuosi dolomitico del Latemar e del Catinaccio.  Alimentato solo da sorgenti sotterranee, il livello dell’acqua cambia notevolmente con le stagioni: da 17 metri invernali (il punto più profondo) ai soli 6 metri nei mesi estivi. E’ possibile ammirarne la bellezza restando sulla terrazza in legno costruita all’ingresso e attraverso il sentiero attrezzato che percorre l’intero perimetro del lago. 

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La Leggenda del Lago di Carezza

Si narra della bellissima ninfa Ondina che abitava le acque del Lago di Carezza e tramite il suo canto melodioso ammaliava i viandanti. Lo stregone del Latemar se ne innamorò e tentò più volte di rapirla, ma la ninfa era molto schiva. Lo stregone chiese consiglio alla strega del Catinaccio che gli suggerì di prendere le sembianze di un venditore di pietre preziose e di costruire il più bel arcobaleno mai visto sulla terra. Certamente Ondina si sarebbe avvicinata alla riva per ammirarlo. Così lui fece.

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La ninfa si avvicinò alla riva incuriosita, lo stregone corse al lago in tutta fretta, ma dimenticò il travestimento. Ondina lo riconobbe e sparì nel lago per sempre. E nessuno la vide e sentì più la sua voce. Lo Stregone, pazzo d’amore, fece a pezzi il meraviglioso arcobaleno. Le pietre preziose caddero nelle acque del lago che ne assorbì tutti i colori. Da quel giorno nelle acque del Lago di Carezza si rispecchiano tutti i colori dell’arcobaleno. Una statua in bronzo raffigurante Ondina è stata posta nel lago.

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Passo di Costalunga (m. 1.753 slm)

Ripartiamo sempre in direzione Val di Fassa. Arriviamo al Passo di Costalunga e procediamo fino a Vigo di Fassa dove svoltiamo a destra in direzione Trento per la famosa SS 48 delle Dolomiti, bella strada ampia che attraversa tutta l’area dolomitica del Trentino Alto Adige partendo da Ora (TN)  fino a Cima Gogna (BL) in Veneto.

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Piccola deviazione: arrivati al Passo di Costalunga abbiamo fatto una piccola deviazione di 8+8 Km (svoltando a sinistra) fino al Passo Nigra (m. 1.690 slm). L’asfalto è abbastanza compromesso, ma eravamo smaniosi di inserire anche questo valico nella casella ” fatti! “. 😉 

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Passo Manghen (m. 2.047 slm)

Proseguendo per la fondovalle, teniamo per Ora / Autostrada – SP 232. Arrivati alla rotonda di Molina, dove stamattina siamo passati dopo aver fatto la Val di Cembra, teniamo le indicazioni per Passo Manghen… e via coi tornanti! E’ tra i più famosi valici del Giro d’Italia.

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Salita di 15 km circa, ricca di tornanti. Si parte con una ampiezza di carreggiata “normale” che via via si restringe verso la cima, ma pur sempre bellissima. Pendenza del 7,5% media e col tratto finale di 9,5% medio (ultimi 8 km). Ce la godiamo tutta fino in cima. Foto di rito e poi scendiamo a mangiare al Rifugio Passo Manghen. Bel posto e si mangia bene. Leggete qui la nostra recensione.

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Riprendiamo il viaggio e scendiamo verso Borgo Valsugana. Bella discesa di 23 km non impegnativa. Buona pendenza del 7% di media con qualche punto impegnativo che arriva anche al 15%!  

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Variante ritorno Lago di Carezza – 1

Se ormai siete a posto con le curve e vi accontentate di riprendere serenamente la via di casa, arrivati a Borgo Valsugana svoltate a destra per la SS 47 (superstrada) in direzione Trento. Uscite a Levico – SP1 ed evitando il traffico della tangenziale di Trento, arriverete fino in località Mattarello. Seguite le indicazioni SS 12 / Verona arriverete fino al casello dell’autostrada A22 di Affi (VR). Buon rientro!

Variante ritorno Lago di Carezza – 2

Se invece avete ancora energie e avete fame di passi di montagna, vi consigliamo a Borgo Valsugana di prendere la SS 47 in direzione Trento. Uscite a Levico – SP 1 ed alla rotonda di Calceranica al Lago svoltate a sinistra in via Tartarotti e poi a sinistra per SS 349 / Campregheri. State salendo fino al Passo Sommo (m. 1.341 slm). Dove sulla strada troverete un classico rifugio di montagna sempre affollato di motociclisti. La sosta è d’obbligo!

Poi proseguite per Folgaria e si scende (occhio ai velox!) verso Calliano. Se avete tempo andate a visitare il Castello di Beseno. Siete in Val d’Adige. Seguendo le indicazioni per la SS 12 / Trento arriverete fino al casello dell’autostrada A22 di Affi (VR). Buon rientro!

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