Sicilia Orientale, la parte destra del cuore mediterraneo

I mille paesaggi della Sicilia di levante

Esploriamo la Sicilia Orientale con le sue splendide coste, l’entroterra montuoso, i borghi ed i molteplici paesaggi dalla storia millenaria. Abbiamo realizzato una mappa dettagliata con 7 itinerari che permettono di visitare in una settimana questa parte di isola. 

Il punto di partenza/arrivo scelto è Messina e vi assicuriamo che è facilissimo adattare il percorso anche a chi arriva da Catania. Ogni percorso giornaliero della mappa corrisponde ad un link di googlemaps che troverete immediatamente dopo l’elenco delle tappe principali. In modo tale che ognuno potrà apportare le proprie modifiche in base a quanto tempo decide di dedicare alle visite delle numerose bellezze che incontrerete! E sono tantissime!!!

Per informazioni su LEGENDA SIMBOLI cliccate qui!

File .kml visualizza mappa allargata e clicca sui 3 puntini a dx del titolo.

Per i dettagli dei itinerari e le tracce googlemaps, leggi sotto!


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Sicilia Orientale – Giorno 1

Tappe principali: Messina – Pilone Ponte Faro – Capo Milazzo – Villa Romana (Terme Vigliatore) – Santuario del Tindari – Villa Romana (Patti) – Capo Calavà (spiaggia) – Capo d’Orlando

Ind stradali dettagliate – 144 Km / 3h 44m

Da Messina a Milazzo

Uscendo da Messina proseguiamo a nord lungo la costa fino a raggiungere il punto panoramico di Torre al Faro nell’estremità orientale di Capo Peloro con la sua bella spiaggia. Nelle giornate limpide sarà possibile scorgere la costa Calabra. Riprendiamo la litoranea in direzione Tindari godendoci la vista delle Isole Eolie da Capo Milazzo, raggiungibili dal porto.

La Costa Tirrenica

Una bella strada panoramica ci conduce al famoso Santuario della Madonna di Tindari: spettacolare la vista sulla Spiaggia di Marinello e la Riserva Naturale omonima. Nei pressi del Santuario, merita una visita il sito archeologico che conserva i resti del teatro greco, le rovine di una basilica, e un piccolo museo.

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In serata si arriva a Capo d’Orlando, antico borgo sul mare, dove si passa la prima notte. La leggenda vuole che il suo nome Orlando provenga dal valoroso paladino di Carlo Magno – fondatore della rocca fortificata. Pertanto è d’obbligo una passeggiata in centro e una bella scorpacciata di pesce in un ristorante!


Sicilia Orientale – Giorno 2

Tappe principali: Capo d’Orlando – Spiaggia di San Gregorio – Naso – Ucrìa – Randazzo – Bronte – Adrano

Ind. stradali dettagliate – 101 Km / 2h 20m

Giornata relax!

Colazione con granita e brioche (non riuscirete più a farne a meno!) e poi un po’ di spiaggia. Ad esempio vi consigliamo San Giorgio di Capo d’Orlando o Gioiosa Marea che dista 17 km circa (tornando verso Tindari), a voi la scelta!

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Quando vi sentirete ben rilassati, sarà il momento di salire in sella. Inizia il trasferimento a sud tramite la SS116 verso Randazzo attraversando un stupendo territorio che sfiora 3 Parchi Naturali regionali (Etna, Nebrodi, Alcantara). Breve sosta per visitare il centro storico di Randazzo, città di origine bizantina dal bellissimo centro storico. Soprattutto la Porta Aragonese, il Palazzo Reale, la Via degli Archi e per finire le sue chiese (da visitare la Basilica di S. Maria).

Si parte verso Sud 

Si prosegue l’esplorazione dell’entroterra della Sicilia Orientale tramite la SS210 “dell’Etna e delle Madonie” e la SS284, passando per Bronte. Borgo agricolo famoso per la coltivazione del pistacchio, che la raccolta avviene ogni due anni, ed il suo nome. Infatti la leggenda narra che provenga dal ciclope Bronte, figlio di Nettuno, che ne fu il fondatore.

Si continua per 16 km circa lungo la SS284, ai margini del Parco dell’Etna, fino a raggiungere Adrano, località scelta per la seconda notte. Consigliata la visita al Castello Normanno e alla vicina Chiesa Madre. Se avete la possibilità merita la deviazione di pochi km per ammirare il Ponte dei Saraceni, mirabile esempio di architettura medioevale.


Sicilia Orientale – Giorno 3

Tappe principali: Adrano – Belpasso – Giro dell’Etna: Rifugio Giovanni Speranza – Zafferana Etnea – Mareneve – Linguaglossa – Randazzo – Ponte dei Saraceni – Lago Pozzillo – Agira – Enna

Ind. stradali dettagliate – 234 Km / 5h 36m

Etna, il Vulcano che non dorme mai!

Dedichiamo la maggior parte della giornata al Giro dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’ Europa (m. 3.350 slm). Di conseguenza sarà un giorno impegnativo e si raccomanda la partenza di buon’ora: vi aspettano paesaggi unici al mondo!

Percorrendo la SS284 si raggiunge Belpasso, sede dello storico Motoclub che organizza da quasi 50 anni il Motoraduno dell’Etna, e saliamo sull’Etna seguendo le indicazioni per “Rifugio Sapienza“, la finestra sul vulcano (m. 1.920 slm). Infatti da qui partono le escursioni a piedi, in funivia (fino a m. 2.500) ed in bus 4×4 sino ai crateri sommitali (circa m. 3.326 slm). Vi consigliamo di dedicare la mattinata alla visita del vulcano mentre il pomeriggio sarà da fare tutto in sella.

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Si prosegue scendendo a Zafferana Etnea, famosa per la coltivazione della pregiata spezia e per le escursioni sul versante est (tra cui la Valle del Bove) – per informazioni dettagliate visitate il sito Parco dell’Etna. Si continua per la SP59i passando per Milo e poi salendo per Mareneve con una meravigliosa strada panoramica di montagna con vista mare!

Curiosità. A Sant’Alfio, a pochi km da Milo, si trova il Bosco del Carpineto con il Castagno dei Cento Cavalli, albero millenario dai 22 m di circonferenza del tronco. La leggenda narra che una Regina con al seguito cento cavalieri e dame, sorpresa da un temporale durante una battuta di caccia, si riparò con tutto il suo numeroso seguito sotto quei rami.

Verso il (far)west!

Si scende a Linguaglossa e si prosegue con la SS120 percorrendo il versante settentrionale del vulcano fino a Randazzo. Strade bellissime e davvero piacevoli da percorrere in moto. Invece di percorrere la strada fatta ieri, proseguiamo con la SS120 e successivamente a sinistra per la SP87-SP211 in direzione Bronte. Costeggeremo il fiume Simeto fino ad arrivare al suggestivo Ponte dei Saraceni in località Adrano.

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Si continua per la SS121 sfiorando i paesi dalla storia antichissima di Centùripe, Agira, Leonforte, Assoro, Calascibetta ed il Lago di Pozzillo per raggiungere Enna dove si trascorrerà la terza notte. Sono veramente tanti i paesi che meritano di essere visitati, sia per i monumenti che solo per la loro magica atmosfera. 


Sicilia Orientale – Giorno 4

Tappe principali: Enna – Piazza Armerina – Villa Romana del Casale – Caltagirone – Palazzolo Acreide – Ragusa e Ibla Ragusa

Ind. stradali dettagliate – 179 Km / 4h

Ripartiamo da Enna e ci dirigiamo a Piazza Armerina tramite la SS561 e SS117bis. Il paesaggio si arricchisce di ambienti lacustri e boscosi.

Qualche interessante deviazione

Lungo il tragitto troverete interessanti deviazioni, tra cui la Riserva Naturale del Lago di Pergusa  (a 14 km da Enna) che, con le sue acque salmastre poco profonde, è l’unica zona umida della Sicilia Orientale dove nidificano gli uccelli migratori. Il Parco Minerario Floristella Grottacalda (all’innesto con la SS117bis si tiene la sinistra in direzione Valguardena Caropepe) che, racchiudendo due miniere di zolfo dismesse, è un bellissimo museo a cielo aperto sulle tecniche di estrazione e fusione dello zolfo. Il Sito Archeologico di Morgantina (si prende la SS288 in direzione Aidone) tra i più importanti e pochi conosciuti, dei resti di un insediamento siciliano antichissimo (II Millennio a.C.) molto importante commercialmente: il vasto agorà, case, santuari, negozi ed il teatro. 

Piazza Armerina e Villa Romana del Casale

Arriviamo a Piazza Armerina (a 30 km da Enna), arroccata sul colle Mira ed immersa tra i boschi, racchiude opere d’arte e palazzi di notevole bellezza e storia. Da vedere la Chiesa di Sant’Andrea, Piazza Garibaldi del centro storico, il Duomo, il Palazzo Vescovile ed il Castello Aragonese. 

A 6 km da Piazza Armerina, grazie alla SP15, si trova la prossima tappa del nostro viaggio: Villa Romana del Casale, la più importante testimonianza della civiltà romana in Sicilia. Con la magnificenza dei suoi mosaici, è un gioiello prezioso ed imperdibile, diventato nel 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità – Unesco.

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Da Caltagirone a Palazzolo Acreide

Si ritorna in sella per la prossima tappa: Caltagirone, città  celebre per l’antica produzione di ceramiche. Passeggiata nel centro storico fino alla suggestiva Scalinata di Santa Maria del Monte che con i suoi 142 gradini unisce la parte alta della città con quella bassa. In occasione del Patrono (24-25 Giugno) tutti i gradini vengono illuminati dai “coppi”, cilindri di carta colorata con dentro un lumino. Uno spettacolo!

Si riparte in direzione direzione Ragusa, con la SS124. Si attraversa Palazzolo Acreide, città barocca di origine normanna, dal stupendo centro storico (Corso Vittorio Emanuele e Via Carlo Alberto) riconosciuto nel 2002  Patrimonio dell’Umanità – Unesco.

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Ragusa e la Val di Noto

Arriviamo a Ragusa, dove passeremo la quarta notte. Imperdibile la visita della città che, segnata dall’importante terremoto del 1693, ne racchiude due: Ragusa supra, la città nuova e Ragusa iusu, la parte vecchia. Vi consigliamo di visitarle entrambe in quanto sono affascinanti ed uniche al mondo. Iniziamo dalla città nuova partendo da Piazza Libertà, Ponte Nuovo, Via Roma e Corso italia, fino al panorama sulla città vecchia per finire a Santa Maria delle Scale dove si prende la scala di 333 gradini che vi condurrà alla città vecchia, o meglio conosciuta come Ibla Ragusa. I vicoli, le scalinate, i palazzi che vi faranno a bocca aperta sono tantissimi, tra cui Palazzo La Rocca ed il Duomo di San Giorgio. Ne rimarrete innamorati!

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Sicilia Orientale – Giorno 5

Tappe principali: Ragusa – Modica – Scicli – Fornace Penna – Marina di Modica – Ispica – Portopalo di Capo Passero – Spiaggia dei Due Mari – Marzamemi – Oasi Faunistica di Vendicari – Spiaggia di Calmosche – Villa Romana di Tellaro – Noto – Cava Grande del Cassabile – Siracusa – Ortigia

Ind. stradali dettagliate – 200 Km / 4h 26m

Alla scoperta della Val di Noto

Ormai sono giorni che non vediamo il mare, è tempo di rimediare, ma non subito. Sarebbe un vero peccato passare in queste zone senza visitare i bellissimi borghi barocchi. Scendiamo per la panoramica SS115 e attraversiamo Modica, con i suoi meravigliosi palazzi, chiese (tra cui il Duomo di San Giorgio e la scenografica scalinata) e l’antica e particolare lavorazione “a freddo” del cioccolato. Provare per credere! Successivamente passiamo per Scicli, altro gioiello barocco. Entrambe sono state inserite nel Patrimonio dell’Umanità – Unesco nel 2002.

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Scendiamo verso la costa

Sentiamo la salsedine nell’aria e percorrendo la panoramica SP56-SP84 arriviamo fino al mare. Teniamo la litoranea SP65/66 in direzione Siracusa. Siamo nelle zone di Montalbano (per gli amanti della serie televisiva, interessante la visita alla famosa “Mannara”: zona malfamata nella fiction che in realtà è una antica fornace di mattoni “Fornace Penna”). Passiamo in successione i centri di Ispica, Pachino e Portopalo di Capopassero. Se siete abbastanza rapidi avrete anche il tempo di fermarvi per una breve sosta in spiaggia (cliccate sulla cartina “spiagge da non perdere”).

Rigenerati, magari da un bel bagno, si riparte per la capitale del Barocco: Noto e Noto Vecchia. Se credete che il sale e la sabbia del mare possa crearvi fastidio, potrete scegliere di fare una sosta ai Laghetti di Cava Grande all’interno del Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile (è necessario camminare per circa mezz’ora). Ultima tappa del giorno Siracusa, dove pernotteremo. Fortemente consigliata, a pochi chilometri, una cena in un buon ristorante sulla affascinante Isola di Ortigia.

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Sicilia Orientale – Giorno 6

Tappe principali: Ortigia – Siracusa – Necropoli di Pantalitica – Catania – Aci Castello (castello normanno) – Aci Trezza (spiaggia) – Aci Reale (cattedrale) – Gole di Alcantara – Giardini Naxos (spiaggia/porto) – Taormina (centro – teatro antico)

Ind. stradali dettagliate – 188 Km / 4h 34m

Natura & Storia

Per gli amanti della storia, è imperdibile la visita alla Necropoli di Pantalica, luogo Patrimonio UNESCO. Uno dei più suggestivi siti archeologici di età del bronzo (dal XIII all’VIII sec. a.C.). Migliaia di tombe scavate nella pareti rocciose a strapiombo sulla sottostante Valle dell’Anapo. Ci sono due accessi a Pantalica: dai piccoli comuni montani di Ferla e da Sortino. Per quanti possono dedicare solo poche ore alla visita del sito, consigliamo l’accesso da Ferla, che conduce nelle dirette vicinanze di alcuni tra i più famosi resti archeologici. Il sentiero che parte da Sortino è molto bello e suggestivo ma richiede una camminata piuttosto lunga per raggiungere il fondo valle e risalire dal lato opposto e per poter vedere monumenti come l’anaktoron, il cosiddetto “palazzo del principe”. Se la storia non è la vostra passione potrete rilassarvi più tardi, più a nord.

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Dopo aver fatto visita ai centri storici di Catania, Aci Castello, Aci Trezza e Acireale, prima di raggiungere Taormina, svolteremo a sinistra per Calatabiano (interessante la visita al omonimo castello), fino ad arrivare alle Gole dell’Alcantara. Acqua freschissima, cascate e spiagge fluviali all’ interno di un profondo canyon saranno un toccasana per rinfrescarsi dalle calde giornate siciliane. Infine ben riposati si riparte, la prossima tappa è Taormina dove ci fermeremo per il pernotto. Doverosa una visita al magnifico Teatro Antico di Taormina.

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Sicilia Orientale – Giorno 7

Tappe principali: Taormina – Grotta Azzurra / Isola Bella (spiaggia) – Litoranea – Messina

Ind. stradali dettagliate – 56 Km / 1h 26m

Siamo arrivati all’ultimo giorno e lo dedichiamo al mare! Consigliamo una visita in barca alla Grotta Azzurra di Taormina. Le partenze sono dal porto di Giardini Naxos (durata media 2 ore). Se attivate sulla cartina la visualizzazione “spiagge da non perdere!” potrete decidere dove fermarvi per qualche ora in relax. In conclusione vi lasciamo con un ultima raccomandazione: non arrivate a Messina all’ultimo minuto: prima dell’imbarco dedicate qualche ora alla visita del suo suggestivo centro storico.

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Siamo consapevoli che servirebbero giornate di 48 ore per poter visitare le numerosissime bellezze della Sicilia Orientale. Vorrà dire che vi (e ci toccherà) tornarci più volte.